Bestseller da albergo

Quando prendo possesso di una camera d’albergo, non posso fare a meno di tirare tutti i cassetti, alla ricerca dell’Oggetto. E spesso lo trovo. E non sto parlando di qualcosa di generico, dimenticato dall’occupante precedente. E neppure di qualcosa di vagamente utile, come un caricabatterie da cellulare o un apribottiglie. Sto parlando di questo:

ovvero del Nuovo Testamento, il libro delle avventure e degli insegnamenti di Gesù e dei suoi amici. In questo caso manca il prequel biblico, ma se non altro abbiamo la fortuna di poter leggere la parola di dio in ben quattro lingue diverse. Posso solo immaginare la frustrazione del credente spagnolo.

Quello che mi chiedo sempre è come mai sia necessario mettere questo libro in un cassetto di ogni stanza d’albergo. Serve a propiziarsi la benevolenza del caritatevole dio cristiano, nel caso sia in vena di scatenare una calamità naturale nei paraggi? O è più per la figura oscura di colui che la sera si mette a spulciare qualche passo del vangelo prima di andare a dormire? E se non trova questo libro cosa fa, dorme male o va a lamentarsi in reception per l’avergli impedito l’osservazione dei suoi principi base di buon cristiano? Non fa prima a portarsi da casa il suo vangelo, nella lingua che preferisce, di modo che io abbia più di spazio per la mia biancheria?

Tante domande ancora senza risposta. La prossima volta che prenoto una stanza magari chiederò espressamente su che tipo di letteratura posso trovare nascosta nei cassetti della mia camera, magari per sapere se per una volta posso avere qualcosa di più vicino ai miei gusti.