Le priorità per i giornalisti di calcio italiani

In Italia succede che anche se ci si disinteressa completamente del gioco del calcio, comunque quelli a cui interessa vengono a cercarti. Così già sapevo che abbiamo vinto l’europeo questa estate battendo ai rigori molte squadre forse più forti ma sicuramente più arroganti della nostra nazionale, come pure già sapevo che dopo l’europeo non abbiamo più combinato niente, come se i nostri giocatori avessero esaurito completamente il loro talento o la loro dose di fortuna calcistica. A prova di questo il fatto che gli stessi giocatori che hanno umiliato gli inglesi in casa loro e fatto piangere la famiglia reale si sono fatti battere in casa nostra dalla nazionale della Macedonia del Nord, che oltre ad avere un nome che già di suo suona incompleto, fino a qualche anno fa non erano neppure una nazione. Ma fino a qui ci siano tutti, no?

Leggi tutto “Le priorità per i giornalisti di calcio italiani”

E Gesù disse: – Ehi Giovanni, mettici questa nel tuo vangelo!

Quando ero giovane, innocente e preoccupato per la mia amina cristiana usavo andare a messa, e uno dei miei vangeli preferiti era quello in cui Gesù passava fare una visita di cortesia alle zie Marta e Maria. Mentre la prima era tutta impegnata a rassettare la casa e forse pure a preparare di cena, la seconda era rapita ad ascoltare Gesù che come al solito non perdeva occasione per pontificare con la sua divina oratoria.

Il vangelo è quello di Luca 10,38-42, che riporto per comodità e piacere, nientemeno che nella versione della CEI:

Leggi tutto “E Gesù disse: – Ehi Giovanni, mettici questa nel tuo vangelo!”

Caro papa, diamoci un taglio! La mia proposta di castrazione preventiva per tutti i preti cattolici

La mia non è un’idea nuova: un certo Origene c’era già arrivato, quasi 2.000 anni fa

Alla fine si finisce sempre qui, a parlare dei problemi della chiesa cattolica con i preti pedofili. Problemi che sono più delle vittime che non della chiesa, sia chiaro, visto che chi paga e continua a pagare il conto sono sempre i minori violentati e mai la sacra, infallibile istituzione di Cristo. Adesso è il turno della Francia: di nuovo inchieste, di nuovo accuse, un bel rapporto si 2.500 pagine e di nuovo scuse del papa che manifesta il suo dolore e la sua vicinanza alle 330.000 vittime, che della vicinanza di un altro prete ne facevano volentieri. Ovviamente il papa se se ne guarda bene dal pensare ad un risarcimento economico, o anche solo a consegnare i noti colpevoli alle autorità civili, non solo francesi. Che noia! Mi sa tanto che queste cose non cambieranno mai.

D’altra parte penso che è un problema molto, ma molto radicato e quindi difficile da risolvere. Voglio dire: c’è un motivo se è l’organizzazione più zeppa di pedofili al mondo. Se io fossi un pedofilo, quale posto migliore per me che non i ranghi della Chiesa Cattolica? Ci sono tutti i vantaggi, senza grosse controindicazioni:

Leggi tutto “Caro papa, diamoci un taglio! La mia proposta di castrazione preventiva per tutti i preti cattolici”

Al piccolo talebano che c’è in ogni persona

Questa storia dei talebani in Afghanistan non piace proprio a nessuno. Per primi non piace a tutti gli afghani che non sono talebani, ma oltre a loro non piace alla sinistra, perché ha già visto che i talebani hanno poco rispetto dei diritti delle donne e in generale di tutti quelli che non sono talebani e che sono meno armati di loro. Non piace alla destra perché genera nuove ondate di migranti con la barba e vestiti che sembrano tutti terroristi, che vengono a chiedere a casa nostra quei diritti elementari che gli vengono negati a casa loro. E’ quel tipo di atteggiamento che la destra giudica subito come arrogante e poco rispettoso delle nostre radici cristiane.

Leggi tutto “Al piccolo talebano che c’è in ogni persona”

Il pedalatore pazzo

Da quando vado al lavoro in bicicletta ho molto più tempo per pensare: circa un’ora al giorno! Questo succede perché mentre pedalo non ascolto la radio come facevo in macchina e non chiacchiero con eventuali altri passeggeri: la mia principale occupazione è proprio pedalare e ovviamente evitare di finire sotto le ruote di un’automobile. Sono comunque cose che riesco a fare senza troppi sforzi mentali su gran parte del percorso, ed ecco quindi che per un’ora al giorno posso pensare liberamente a quello che mi passa per la testa.

Avere tutto questo tempo per pensare mi ha portato a comprendere una cosa strana, che neanche a dirlo è proprio una considerazione sui mezzi di trasporto: durante i miei spostamenti incontro altri ciclisti, ma sono molto, ma molto di meno delle automobili che mi sfrecciano continuamente e rumorosamente accanto. Non solo questo: di tutti i ciclisti che incontro ce ne sarà uno al massimo che ha l’aria di aver preso la bici per andare a fare qualcosa da qualche altra parte come faccio io. Il tipico ciclista che incontro è quello che ha indossato la sua sexy tutina aderente e si è messo a gironzolare a caso per le strade senza altro scopo che non quello di farsi un giro. Non è sbagliato, ma c’è una differenza di fondo tra me e lui: io sto togliendo una automobile dalla strada, la mia, mentre lui sta aggiungendo un ingombro. Magari è pure uno che la bici la usa solo per spassarsela ma poi al lavoro ci va ancora in macchina.

Quindi quello che penso è questo: usare la bici per andare da un posto all’altro è una cosa stranissima più o meno per chiunque, mentre la cosa giudicata normale è di usare un’automobile. La prova di questo è una serie di strane battute che devo subire e conversazioni che devo sostenere con più o meno chiunque mi veda con un caschetto in testa. A riassumere tutti dialoghi imbarazzanti cito una mia amica divertita che un giorno mi ha sbattuto in faccia il suo:

Leggi tutto “Il pedalatore pazzo”

Qualli a cui piacciono i razzi

Da un po’ di tempo molte persone e organizzazioni si sono di nuovo interessate allo spazio extraterreste. Ci sono organizzazioni nazionali e sovranazionali storiche ma anche emergenti e ovviamente c’è lui, Elon Musk, che per la sua passione per i razzi sembra pure trascurare un po’ quelle cose che gli hanno dato i soldi per portarla avanti. A volte mi viene da pensare che abbia creato un impero dell’elettrico non tanto per salvare il pianeta dai motori a combustione, ma per potersi divertire con il suo costosissimo hobby spaziale. Ha già detto che su Marte vuole andarci personalmente e il prima possiblie. Non so bene a fare cosa, visto che al momento è un pianeta che anche se non è apertamente contrario alla vita come altri pianeti, sicuramente non è ospitale. Magari vuole essere il primo uomo a nascere terrestre a morire marziano, o forse vuole dare un nome legittimamente extraterreste al suo secondo figlio. Il primo ha una nome che pare l’abbia scelto il gatto camminando sulla tastiera, quindi un bel nome orgogliosamente marziano per il secondo può essere solo che migliore.

Leggi tutto “Qualli a cui piacciono i razzi”

Solo Internet poteva fare peggio della televisione

Che cosa incredibile, vero? Ogni tanto inventiamo un nuovo mezzo di comunicazione che promette un grande miglioramento sociale. Di solito va tutto bene, a volte è una cosa inutile che viene dimenicata in fretta e altre volte ancora va che produrre una nuova generazione di idioti peggiore di quella prima. Certo, considerando tutti i mezzi di comunicazione inventati succede raramente: per esempio il cinema e la radio hanno avuto un certo successo e un effetto positivo sull’umanità che si è mantenuto nel tempo. L’invenzione della carta stampata è stata una delle cose più interessanti mai fatte per la diffusione della cultura nell’umanità, pure se Gutemberg ironicamente ha iniziato a stamparci la Bibbia, e pure se più tardi a sua insaputa qualcunone approfittato per scriverci il Mein Kampf o Tre metri sopra il cielo. Volevo però arrivare ai casi di mezzi di comunicazione decisamente drammatici.

Leggi tutto “Solo Internet poteva fare peggio della televisione”

Alcuni miliardi di brave persone

Fin da bambino mi hanno abituato a dividere il mondo tra buoni e cattivi. Forse per via di una educazione cattolica secondo la quale il buon dio ci ha destinati fin dalla nascita a finire in paradiso (i buoni) o all’inferno (i cattivi), senza tante vie di mezzo o seconde possibilità. O forse perché ho guardato troppi film e cartoni animati in cui le sfumature di grigio sono cose sconosciute. Resta il fatto che i cattiivi sono sempre persone egoiste e meschine che mirano solo al proprio tornaconto o che, peggio ancora, traggono piacere dalla sofferenza altrui. Io queste cose non le faccio quindi sono per forza buono.

Il principe (buono) uccide la strega trasformata in un drago (cattiva) secondo la prospettiva classica normalmente accettata. C’è però da dire che la strega ha subito un torto gratuito all’inizio della storia, quindi dal suo punto di vista ha tutto il diritto di comportarsi così

Poi cresco e mi accorgo che le cose sono più complicate: spesso i politici che più di tutti si fanno pubblico vanto di essere brave persone sono quelle che non si fanno problemi a rubare a mani basse o a proteggere delinquenti, siano questi mafiosi o ecclesiastici, e in genere si permettono questo diritto speciale proprio in virtù di quel simbolico certificato di moraltà superiore di cui amano parlare tanto. Nemmeno a dirlo, tutte e tre queste categorie hanno un rapporto privilegiato con il divino. Forse che basta considerarsi buoni per avere l’autorizzazione a compiere indisturbati le proprie nefandezze?

Leggi tutto “Alcuni miliardi di brave persone”

Quelli che giurano sulla bibbia

Da un po’ di tempo mi sembra di essere tornato a respirare, come se fossi uscito da un incubo: fino a pochi mesi fa uno dei peggiori individui che l’umanità potesse concepire si era ritrovato ad essere il più potente del pianeta. Questo a causa di una combinazione esplosiva come un sistema democratico a dir poco incerto e ad una nazione obiettivamente molto, ma molto più ignorante di quello che crede di essere.

Leggi tutto “Quelli che giurano sulla bibbia”