E Gesù disse: – Ehi Giovanni, mettici questa nel tuo vangelo!

Quando ero giovane, innocente e preoccupato per la mia amina cristiana usavo andare a messa, e uno dei miei vangeli preferiti era quello in cui Gesù passava fare una visita di cortesia alle zie Marta e Maria. Mentre la prima era tutta impegnata a rassettare la casa e forse pure a preparare di cena, la seconda era rapita ad ascoltare Gesù che come al solito non perdeva occasione per pontificare con la sua divina oratoria.

Il vangelo è quello di Luca 10,38-42, che riporto per comodità e piacere, nientemeno che nella versione della CEI:

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Quella cosa strana che è diventata l’estrema destra

Sono cresciuto in un periodo storico in cui mi hanno insegnato che a sentir dire Estrema destra subito bisognava pensare a quell’orribile persona qui

Siccome non volevo l’orribile persona sul mio sito Internet, l’ho celata usando questo volantino d’epoca. Per trovarla dovete stampare il foglio e risolvere il gioco da voi da voi

per tutte le cose orribili che ha fatto, un po’ come se fosse tutta colpa sua e che se non ci fosse stato lui non sarebbe successo assolutamente niente. Dopo di che bisognava pensare a quei tipi, di solito maschi, rasati e minacciosi, che nonostante ogni evidenza e decenza continuano ad adorarlo secondo una loro strana versione alternativa della storia.

Gente come questa qui, giusto per capirci:

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Quando per il Vaticano va bene anche un feto abortito, se è per salvarci da una pandemia

Ogni tanto anche in una pandemia ci sono momenti di grande ilarità, come ad esempio quando si leggono notizie come quella che per il Vaticano vanno bene anche le cellule dei feti abortiti, se è per salvarci dall’ultima pestilenza che il loro dio ha mandato per punirci. Dico loro dio non per fare il paraculo, ma sono loro che dicono che dio è uno, uno solo e che guarda caso è il loro, mica io.

Mi fa ridere perché io non mi facevo tanti problemi a farmi vaccinare, ma a quanto pare c’è qualcuno che per farlo non gli basta avere trascorso un anno orrendo che ha disastrato gli affetti e l’economia e avere chiare indicazioni dai governi di tutto il mondo, ma prima ha bisogno di una dimostrazione teologica che il vaccino è eticamente accettabile. E se non lo era?

E come fa a essere eticamente accettabile, se è stato fatto con feti abortiti? Dovrebbero essere una cosa sbagliata, no? Mi sembra quasi di vederli, tutti questi cardinali, intenti ad arrampicarsi sui vetri col loro gonnellone. Ce lo ricordano tutti i giorni, quando l’argomento non è salvarci da una pandemia ma condannare alla dannazione eterna una donna stuprata. Ma a quanto pare anche i dogmi di fede possono cambiare, quando ce n’è bisogno: significa che per una volta non si andrà all’inferno, anche se si ricorre alla scienza del male che usa l’aborto per le sue perversioni.

Quando leggo queste dichiarazioni, dopo avere riso un po’ mi viene da arrabbiarmi, perché penso:

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Il diritto di andare a messa e quello di giocare a tennis

Da oggi non posso più giocare a tennis, per il rischio di contagio. In compenso posso andare a messa. Non che intenda farlo, certo, ma a quanto pare le mie esigenze spirituali vengono prima di quelle sportive.

E’ scritto qui, sul sito del governo:

http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/Dpcm_3_novembre_2020.docx

all’articolo 1, comma 9 lettera p:

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Ma il corpo e il sangue di Cristo sono generi alimentari di prima necessità?

Purtroppo da domani siamo di nuovo in clausura. Quest’estate ci eravamo illusi che era sufficiente dire che sarebbe andato tutto bene e che così sarebbe stato, ma che potevamo comunque divertirci in spiaggia, in piazza e ai tavolini all’aperto dell’osteria. Ce l’eravamo pure meritato perché eravamo stati bravini prima di tutti mentre gli altri, quelli arrivati dopo, stavano molto peggio di noi, soprattutto quegli zoticoni dei francesi. Ma il virus era sempre lì in giro, a lavorare nell’ombra. Niente da fare: siamo punto e a capo.

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Il papa dei gay

Che tipo questo papa, troppo imprevedibile. Ma ieri mi ha proprio sorpreso, quando alla radio ho sentito dire che in un documentario russo si è espresso a favore delle coppie gay. Ho pensato subito ad un errore di Google Translator: succede quando fanno traduzioni a cascata, figuriamoci se le facciamo dallo spagnolo al russo e poi dal russo all’italiano.

Una cosa del genere, tanto per dire:

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Videoconferenze e campanili

Achille, di gran lunga il mio Campanile preferito, grazie Wikipedia

Non si fa che parlare di videoconferenze: mai come in questo periodo, causa virus, ne stiamo facendo tantissime. Certo: sto parlando di chi lavora in ufficio e può farlo da casa: non credo che categorie sociali come macellai, borseggiatori o becchini potranno mai svolgere il loro lavoro da casa. Sembra però che quella vaga tendenza di spostare il proprio lavoro a casa che era un processo timido e lentissimo fino ad alcuni mesi fa, ha subito una accelerata impensabile, e di questo noi telelavoranti ne siamo molto contenti.

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Per chi non sa più a che santo votarsi

Una delle cose più divertenti del cattolicesimo è il suo numero esagerato di santi. La cosa è per me divertente perché a suo tempo mi avevano venduto la religione cristiana come quella che metteva un po’ di ordine nel caotico pantheon dell’impero romano, che come accettava ogni popolo nei confini del suo regno (dopo averli aggrediti e schiavizzati, certo) così ne acquisiva le divinità più meritevoli o alla moda. Il dio dei cristiani si propone come onnipotente, quindi senza i confini di competenza tipici degli altri dei, ma sopratuttto unico, e come tale aveva pure quell’atteggiamento un po’ arrogante di negare la divinità all’imperatore romano, ma alla fine è andata come sappiamo: un dio solo e basta.

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Il dramma della visibilità per vescovi e ciarlatani vari ai tempi del virus

Questa storia del virus ha fatto emergere tante cose impreviste. Molte che sono delle gran scocciature, tipo che ci sono un bel po’ di umani che non possono lavorare, con quello che ne consegue. Mischiate a queste persone che traggono beneficio svogendo un lavoro utile all’umanità come può essere guidare un treno o spillare birra in un locale, ci sono però un bel po’ di parassiti sociali il cui scopo principale è quello di mantenere la propria credibilità ed i benefici che da questa conseguono. Per semplicità potremmo definire queste persone “ciarlatani”.

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