Era meglio quando i computer erano stupidi

Un computer talmente vecchio che il suo informatico indossava ancora giacca e cravatta

Non voglio fare il vecchio nostalgico, ma credo fortemente in quello che ho scritto nel titolo.

Una volta i computer erano enormi, lenti e molto stupidi. Facevano poche cose: alcune inutili, tipo fare le somme. Altre importantissime, come aiutare gli inglesi e i loro alleati a vincere la guerra contro i nazisti. Certo, il computer non essere assolutamente intelligente: era solo programmato molto bene dal signor Alan Turing e dalla sua squadra.

Quando siamo andati sulla luna erano ancora molto stupidi e costosi ma alcuni erano più piccoli. Uno è pure andato sulla luna, o qualcosa del genere, e ne consegue che non pesava come una locomotiva. Comunque non ci fidavamo troppo di loro e a fare i calcoli erano ancora dei cervelli umani sopraffini, pur con tutte le loro tare biologiche.

Poi i computer sono diventati meno costosi, ma sempre molto stupidi. Se non altro hanno iniziato a fare cose molto comode anche per la nostra quotidianità e all’apparenza pure un po’ intelligenti, tipo farci diventare matti con gli enigmi pirateschi di Monkey Island.

Leggi tutto “Era meglio quando i computer erano stupidi”

l’umanità divisa tra chi si informa e chi sa già tutto e non ne ha bisogno

Mai come ora mi accorgo di come l’umanità si sta dividendo in due.

Da un lato ci sono quelli che hanno imparato cosa è l’anidride carbonica come pure che ne stiamo producendo molta di più di quella che il nostro pianeta può sopportare, che controllano le fonti di quello che leggono in Internet e che tutte le volte che sentono la frasi come

l’ho letto su Facebook!

la catalogano automaticamente come immondizia quasi sicura e mettono chi l’ha pronunciata nella lista delle persone imbarazzanti da cui prendere le distanze. Per le persone come me può anche risultare offensivo che gli ci si debba sottolineare la differenza tra

Leggi tutto “l’umanità divisa tra chi si informa e chi sa già tutto e non ne ha bisogno”

Il peggior sistema di governo (con l’esclusione degli altri)

Fin da bambini ci viene spiegato quanto siamo fortunati a vivere in una democrazia: ognuno di noi può dire la sua eleggendo quasi tutto, una volta che ne ha il diritto: sindaci, governatori, capiclasse, capitani della squadra di calcetto, deputati e senatori. Stranamente mancano i presidenti, vai a capire come mai. Se prendiamo l’Europa ormai la democrazia è il sistema più diffuso, e pure le monarchie permettono al popolo di votare. Come a dire che ci sono ancora alcuni re o regine a comandare, ma solo perché le loro dinastie non si sono comportate in modo spudoratamente vergognoso in tempi recenti e perché ci sono altri che vengono eletti e decidono le cose importanti al posto loro. Come monarchia assoluta in Europa rimane solo il Vaticano, ma questa è un’altra storia. Tolti preti e vescovi che ci tengono al loro sistema di governo medievale, cosa può andare male con un governo che scegliamo noi stessi, in libertà?

A quanto pare tutto quanto: da un po’ di tempo leggo e sento notizie in giro che mi fanno covare sentimenti antidemocratici, che potrebbero riassumersi tutte in una considerazione:

Leggi tutto “Il peggior sistema di governo (con l’esclusione degli altri)”

Il lavoro ieri, oggi e nel mondo che verrà per quelli che lavorano seduti su una sedia o sul sedile di una automobile

Un ingorgo a croce uncinata, affascinante da guardare ma meno quando si contribuisce a realizzarlo

E’ da un po’ che lavoro da casa. Mi hanno detto da poco però che a breve si debba rientrare a farsi vedere almeno un po’ dai capi e da quelli che a casa a lavorare non ci sono mai stati. Questo perché va bene tutto, ma la videoconferenza non è la stessa cosa di condividere la stanza e le infezioni con i propri colleghi. L’idea di tornare ad indossare pantaloni e scarpe già mi manda un po’ nel panico, figuriamoci quella di lavorare con guanti, mascherina e colleghi poco rispettosi degli spazi altrui.

Leggi tutto “Il lavoro ieri, oggi e nel mondo che verrà per quelli che lavorano seduti su una sedia o sul sedile di una automobile”

Videoconferenze e campanili

Achille, di gran lunga il mio Campanile preferito, grazie Wikipedia

Non si fa che parlare di videoconferenze: mai come in questo periodo, causa virus, ne stiamo facendo tantissime. Certo: sto parlando di chi lavora in ufficio e può farlo da casa: non credo che categorie sociali come macellai, borseggiatori o becchini potranno mai svolgere il loro lavoro da casa. Sembra però che quella vaga tendenza di spostare il proprio lavoro a casa che era un processo timido e lentissimo fino ad alcuni mesi fa, ha subito una accelerata impensabile, e di questo noi telelavoranti ne siamo molto contenti.

Leggi tutto “Videoconferenze e campanili”

Il dramma della visibilità per vescovi e ciarlatani vari ai tempi del virus

Questa storia del virus ha fatto emergere tante cose impreviste. Molte che sono delle gran scocciature, tipo che ci sono un bel po’ di umani che non possono lavorare, con quello che ne consegue. Mischiate a queste persone che traggono beneficio svogendo un lavoro utile all’umanità come può essere guidare un treno o spillare birra in un locale, ci sono però un bel po’ di parassiti sociali il cui scopo principale è quello di mantenere la propria credibilità ed i benefici che da questa conseguono. Per semplicità potremmo definire queste persone “ciarlatani”.

Leggi tutto “Il dramma della visibilità per vescovi e ciarlatani vari ai tempi del virus”

Istruzioni d’uso dei social network per legionari imbecilli

La cosa particolare di questo periodo di transizione dell’esistenza umana è che capita ancora di incontrare fisicamente altre persone come si faceva una volta, e la cosa ci pone di fronte a problemi tutti particolari a cui non siamo più abituati. In questa epoca si parla sempre più di telelavoro, della necessità di avere una connessione ad Internet smodatamente veloce e di quanto sia importante che ci sia qualcuno che ci porta la spesa e tutto quello che ci serve direttamente in casa. Oltre a questo le dimensioni degli schermi dei nostri televisori stanno rasentando quelle della parete del nostro salotto e le proposte di intrattenimento che ci troviamo dentro sono talmente ampie ed interessanti che presto per stare al passo sarà necessario guardare più trasmissioni contemporaneamente, come previsto nel documentario futuristico Ritorno al futuro 2. Aggiungendoci però la complicazione di dover gestire nel frattempo le nostre identità sociali sul telefono. Con tutti questi costanti impegni domestici a cui siamo sottoposti risulta chiaro quanto diventi sempre più stravagante e vetusta la necessità di lavare il nostro corpo e di mettergli addosso degli abiti più puliti ma meno comodi per abbandonare casa ed incontrare altri esponenti della razza umana.

Leggi tutto “Istruzioni d’uso dei social network per legionari imbecilli”